La città e il Manzoni
Lecco, meglio conoscibile dai turisti grazie all’ufficiale piattaforma del Lago di Como, si presenta incastonata tra le splendide Prealpi Orobie ed il Lario, crocevia tra il Milanese e la Valtellina.
La città ha conosciuto un periodo di forte industrializzazione nel XIX secolo, sfruttando le acque dei tre torrenti principali torrenti che la percorrono fino ad immettersi nell'Adda: Gerenzone, Caldone e Bione.
Lecco è la protagonista delle vicende narrate nei Promessi Sposi, il romanzo italiano per eccellenza, essendo stata identificata “in quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno”. Un patrocinatore così illustre come Alessandro Manzoni ha senza dubbio lasciato un segno sulla cittadina; oltre alla celebre Villa Manzoni, dichiarata monumento nazionale nel 1940, e alla statua eretta in onore dello scrittore ottocentesco nella omonima piazza, sono numerosi i luoghi emblematici del romanzo presenti sul suolo cittadino:
Tra gli altri luoghi da non perdere a Lecco ci sono la Basilica romanica dedicata a San Nicolò, in centro città, la statua eretta in onore del Santo patrono “sospesa” sul lago, il Planetario nel quartiere di Castello, il Palazzo delle Paure, il Ponte trecentesco Azzone Visconti e la Torre Viscontea.
Le sue montagne
Lecco è ben conosciuta per le montagne che la circondano, un vero e proprio patrimonio naturale amato dagli alpinisti di tutto il mondo.
I monti Barro, San Martino e soprattutto Resegone rappresentano un panorama ben noto e distintivo.
Quest’ultimo, citato anche dal Manzoni, rappresenta un unicum nella struttura delle Prealpi locali, caratteristico per la propria cresta frastagliata somigliante proprio ad una sega.
Appena un po’ più a nord, nella parte della Valsassina direttamente confinante con la città vera e propria, si trovano le due Grigne.
Quella settentrionale, detta Grignone, domina con i sui 2410 metri domina lo spazio circostante. In giornate terse si vedono il Monte Rosa ed il Cervino in lontananza, e capita anche di riuscire ad avvistare il Duomo di Milano, normalmente coperto dalla bruma dello smog meneghino.
Quella meridionale, conosciuta come Grignetta, rappresenta un paradiso per i climber. Amata da alpinisti del calibro di Cassin e di Bonatti, con le sue numerose guglie scabre somiglianti a quelle dolomitiche offre innumerevoli pareti di scalata adatte a diversi livelli di esperienza.
Oltre ai monti qui citati, innumerevoli altri rilievi e valli costellano il territorio lecchese: un’occasione imperdibile per conoscere meglio il Lago di Como da una prospettiva diversa.